‘Na fijarella (terza classificata)
di Elvira A.
C’era ‘na fijarella tanto bona e tanto bella
E lei vedeva i poverelli che speravano nei sordarelli.
Lei non era molto ricca e donava il pane pe’ fa amicizia.
La su ma’ la sgridava, ma lei noll’ascoltava.
Il su pa’ la spiava e lei rintignava.
Nel grembiule ficcava il pane pe’ poi trasformallo in rose rare.
Rosa portava il pane ai poverelli
Che pe’ loro era mejo dei gioielli!